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Il relitto di un mondo abitabile
Un asteroide ricco d’acqua esterno al Sistema Solare
11 ottobre, 09:35
Per la prima volta è stato scoperto un corpo roccioso ricco d'acqua al di fuori del Sistema Solare: ha cioè i due ingredienti fondamentali per la vita. L'oggetto è ciò che resta di un grande asteroide o forse di un piccolo pianeta roccioso distrutto dal collasso della sua stella madre, che somigliava al Sole e che probabilmente ospitava pianeti simili al nostro.
La scoperta, senza precedenti, è pubblicata sulla rivista Science, dal gruppo coordinato da Jay Farihi, dell'università britannica di Cambridge. Il sistema solare al quale apparteneva l'oggetto, distante circa 170 anni luce, ora offre uno sguardo su quello che sarà il futuro della Terra e degli altri pianeti interni del nostro Sistema Solare quando il Sole morirà.
Questo sistema lontano è anche un'occasione unica per studiare formazione ed evoluzione dei pianeti abitabili e cercare di comprendere come si è formata la vita sulla Terra. E' la prima volta infatti che l'acqua viene scoperta fuori del sistema solare in un corpo roccioso simile ai mattoni che hanno formato il nostro pianeta. Finora la presenza di acqua era stata rivelata solo nell'atmosfera di giganti gassosi.
Grazie al telescopio Hubble, gestito da Nasa e Agenzia Spaziale Europea (Esa), i ricercatori hanno analizzato i detriti che circondano la stella GD61, una nana bianca giunta al termine del suo ciclo vitale. Misurato la quantità di ossigeno, magnesio, alluminio, silicio, calcio e ferro, i ricercatori hanno scoperto un eccesso di ossigeno. La quantità è tale che, secondo gli esperti, non può essere intrappolato nei minerali ma si deve all'acqua contenuta nei frammenti di ciò che una volta era un asteroide del diametro di circa 90 chilometri (o anche più grande), composto dal 26-28% di acqua.
La quantità di acqua è paragonabile a quella contenuta in alcuni asteroidi della fascia principale del nostro Sistema Solare e si ritiene che la Terra, nata molto 'secca', si sia arricchita d'acqua per il bombardamento di oggetti come questi.
''La scoperta dell'acqua in un grande asteroide significa - osserva Farihi - che i mattoni dei pianeti abitabili come la Terra esistevano e forse esistono ancora nel sistema GD61'’. L’acqua era intrappolata sotto la crosta, come per il nostro pianeta nano Cerere. Questi due ingredienti: una superficie rocciosa e l'acqua, sono cruciali nella caccia ai pianeti abitabili esterni dal sistema solare, “quindi è molto eccitante trovarli insieme, per la prima volta al di fuori del nostro sistema", rileva uno degli autori, Boris Gansicke, dell’università britannica di Warwick. “Questo ‘cimitero’ planetario che orbita attorno alle braci della sua stella madre – aggiunge - è una ricca fonte di informazioni sulla sua vita precedente. In questi resti si trovano indizi chimici che testimoniano la precedente esistenza di un oggetto ricco d'acqua”.
fonte ANSA